Qui comincia l’avventura del signor Bonaventura
che del fiume la corrente
sta a veder beatamente.
C’è lì sotto un canottiere
dalle amabili maniere,
che una grassa dama invita in barchetta ad una gita.
Ma la dama colossale
pesa certo un buon quintale,
ed il fragile canotto,
giusto ciel! le affonda sotto.
Il signor Bonaventura
intuisce una sciagura,
e già lancia il grido acuto:
“Un naufragio! Aiuto! Aiuto!”
Mentre quegli il grido gitta,
Barbariccia ne aprofitta
e con un malvagio urtone
vuol mandarlo in perdizione.
Con un urlo il poveretto
casca fuor del parapetto.
Ghigna l’altro, soddisfatto
del terribile misfatto.
Quei, cascando sulla prora,
contrappesa la signora, ed il fragile legnetto
torna in bilico perfetto.
«Corriere dei Piccoli» 23 giugno 1929