Quando abbiamo superato delle prove apparentemente insuperabili; quando ci hanno detto che non eravamo pronti o che non dovevamo provare o che non potevamo, generazioni di americani hanno risposto con una semplice frase che riassume lo spirito di un popolo. Sì, noi possiamo.
Questa frase era scritta nei documenti fondatori che dichiaravano il destino di un paese. Sì, noi possiamo.
È stata mormorata dagli schiavi e dagli abolizionisti, aprendo uno spiraglio di luce verso la libertà nella notte più buia. Sì, noi possiamo.
Lo hanno cantato i migranti che lasciavano terre lontane e i pionieri che progredivano verso ovest nonostante una natura spietata.Sì, noi possiamo.
È stato l'appello degli operai che si organizzavano in sindacati; delle donne che lottavano per il diritto di voto; di un presidente che ha fatto della Luna la nostra nuova frontiera; e di un re che ci ha portato in cima alla montagna e ci ha mostrato la strada verso la Terra promessa.
Sì, noi possiamo avere giustizia e uguaglianza.
Sì, noi possiamo avere possibilità e prosperità.
Sì, noi possiamo guarire questa nazione.
Sì, noi possiamo riparare questo mondo.
Sì, noi possiamo.
Barack Obama (dal discorso della campagna elettorale nel New Hampshire del 10 gennaio 2008)